6 novembre 2015

Cadono, le foglie cadono..

Dopo due mesi intensi di lavoro, impegni improrogabili e scadenze varie finalmente per me e Giovanni è arrivato un weekend di vacanza e grazie ad un regalo ricevuto per il matrimonio (sì lo so devo ancora farvi vedere tutto ma so che mi conoscete e siete pazienti vero?) abbiamo trascorso due giorni vicino ad Urbino tra tartufi e boschi. L'autunno lì è una festa di gialli, rossi e verdi da far girare la testa ad ogni angolo, ad ogni foglia, ad ogni singola bacca. La nostra stanza ricavata nella pietra con un soffitto di travi di legno e mattoni a vista era il posto ideale dove rifugiarsi alla sera stanchi e infreddoliti.
Ho avuto anche il tempo di raccogliere qualche foglia per fare la famosa ghirlanda che da settimane minaccio di portare a termine, ce ne sono talmente tante sul web che le ispirazioni non sono mancate.
Rientrata a casa ed armata di fil di ferro ho cominciato la mia opera salvo accorgermi sul più bello che le foglie raccolte non erano sufficienti a farne una della grandezza che desideravo e così mi sono lanciata nel parco sotto casa e tra bambini sull'altalena e giochi ho raccolto i miei preziosi tesori.
A volte mi chiedo cosa passa nella testa di chi mi vede accovacciata a ravanare tra le siepi ma poi scoppio a ridere pensando che è molto più probabile che quella domanda se la stiano facendo loro!!
Ecco svelato il perchè, come vedrete nelle foto, una parte della ghirlanda è più verde dell'altra ma anzichè aspettare che le foglie più giovani invecchiassero ho preferito scattare subito..del resto io sono per la verità, per le piccole imperfezioni che fanno di un qualsiasi oggetto un pezzo unico e poi sarà il tempo a fare il suo lavoro.
E voi? Siete come me in fase di meditazione ghirlanda?
Un grande abbraccio





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